ALESSANDRO PAGANI
(intervista a cura di Matteo Pugliares)
Oggi,
sono in compagnia di Alessandro Pagani, autore di “500 CHICCHE DI RISO”
pubblicato da 96, Rue-de-La Fontaine Edizioni.
Ciao Alessandro, benvenuto nel mio blog. Ti va di presentarti?
Ciao Alessandro, benvenuto nel mio blog. Ti va di presentarti?
Sono
nato e vivo a Firenze, città con cui ho sempre avuto un rapporto d’amore/odio
per motivi che non sto adesso ad elencare. Ho iniziato a muovere i primi passi
nel mondo dell’arte durante gli anni ‘80 con Pat Pat Recorder, uno dei primi
spazi autogestiti con iniziative quali allestimenti, performances e mostre
multimediali, uniche per quell’epoca non soltanto in Toscana ma in tutta
Italia. Nel 1988 inizio un percorso come musicista, inizialmente alle tastiere
con gli Stropharia Merdaria, storica punk band di Firenze, a cui seguono
partecipazioni ad altri gruppi come Parce Qu'Il Est Triste, Hypersonics,
Subterraneans, Malastrana e successivamente coi Valvola, assieme ai quali ho
fondato nel 1997 l'etichetta discografica Shado Records, attiva fino al 2007.
In questo momento suono la batteria con gli Stolen Apple, gruppo rock
fiorentino con cui ho fatto uscire l'album di debutto "Trenches" a
Settembre 2016. Riguardo la letteratura, non mi sono mai ritenuto uno scrittore
- anche se scrivo da sempre - così cinque anni fa, quasi per scommessa, mi è
venuta la bizzarra idea di uscire allo scoperto pubblicando i miei lavori, per
capire se quello che scrivevo avesse un senso o no. A quanto pare l’aveva.
Ci parli del tuo libro “500 CHICCHE DI RISO”?
Ci parli del tuo libro “500 CHICCHE DI RISO”?
È
una raccolta di 500 frasi che attraverso doppi sensi e giochi di parole cercano
di mettere allo scoperto - in modo ironico - i vizi e le incogruenze che ci
riguardano. Trovo che sdrammatizzare le situazioni sia un esercizio
fondamentale per vivere meglio, come un' esortazione al pensiero positivo per
vedere le cose da un’angolazione diversa nei momenti difficili della vita.
Come e quando è nata la tua passione per l’umorismo?
Come e quando è nata la tua passione per l’umorismo?
Non
so dire quando, ma so che l’umorismo è un aspetto del mio carattere che mi ha
sempre accompagnato, il motore potente che mi ha aiutato a superare i momenti più
duri. Da quando ho capito che l’umorismo sarebbe stato l’unico passaggio
percorribile per uscire dalla tristezza, ne faccio uso a profusione. Ogni
sollecitazione esterna per me da sempre è un pretesto per esorcizzare le
preoccupazioni: quando ho la certezza che una nozione, un fatto o un’astrazione
può essere manipolata diventando un potenziale divertimento anche per gli
altri, lo manifesto senza paure.
Viviamo in un paese, l’Italia, sempre agli ultimi posti in Europa per numero di lettori. Cosa potrebbe essere utile, a tuo parere, per incentivare la lettura?
Viviamo in un paese, l’Italia, sempre agli ultimi posti in Europa per numero di lettori. Cosa potrebbe essere utile, a tuo parere, per incentivare la lettura?
Forse
imparare ad essere più noi stessi, obbligandoci a non seguire necessariamente
mode o convenzioni comuni, ma cercando la propria via anche tramite la lettura
di un libro. Leggere è un esercizio che regalerà sempre evoluzioni impensate
nella percezione del presente e nel rinnovamento del futuro, ogni libro
rappresenta un universo aperto su altri mondi, che non devono essere per forza
rivelati da uno schermo di un pc o da una televisione, sempre più bugiardi ed
ingannevoli. Attraverso la lettura di un libro possiamo ancora riscoprire
alcuni valori ed il linguaggio dell’anima che l’uomo sta un pò dimenticando, ma
che sarà sempre in tempo a recuperare.
Progetti di “scrittura” per il futuro? Altri libri vedranno la luce?
Progetti di “scrittura” per il futuro? Altri libri vedranno la luce?
Sto
pensando ad un romanzo o ad un racconto che viri sul grottesco, ma anche a
qualcosa di diverso che verrà svelato al momento opportuno.
Sempre a proposito di scrittura, quali generi preferisci? E quali autori?
Sempre a proposito di scrittura, quali generi preferisci? E quali autori?
Non
serve neanche che dica che il genere umoristico la fa da padrona, ho sempre
ammirato chi di questa attitudine associata alle parole ha fatto segno
rappresentativo della sua vita: Luigi Pirandello, Marcello Marchesi, Groucho
Marx, Roy Lewis, Raymond Queneau, Giovannino Guareschi, Ennio Flaiano e
tornando ai nostri giorni Luttazzi, Guzzanti, Grillo, Dario Fo e Stefano
Benni...solo per citarne alcuni.
Per gli autori non è sempre facile trovare degli editori che fanno bene il loro lavoro. Ci parli del tuo rapporto con 96, Rue-de-La Fontaine Edizioni?
Per gli autori non è sempre facile trovare degli editori che fanno bene il loro lavoro. Ci parli del tuo rapporto con 96, Rue-de-La Fontaine Edizioni?
È
un rapporto ottimale, con stima reciproca e passione comune. Per questo li
ringrazierò sempre per la fiducia che hanno avuto in me.
Di là della scrittura, hai altri progetti?
Di là della scrittura, hai altri progetti?
Stiamo
registrando il secondo disco con Stolen Apple, che vedrà la luce a fine anno.
Infine,
com’è che hai deciso di accettare questa intervista per il mio blog, visto che
lo leggono solo i miei amici?
Beh... perché sono un tuo
amico, no? ;-)Per acquistare il libro clicca QUI